Ricomincio da capo... questa volta in CCR

20 giugno 2019
Sto per partire per Castellammare di Stabia. Mi aspetta una settimana molto intensa: da martedì 25 inizierò il corso "CCR helitrox diluent" tenuto dal Maestro (ma soprattutto amico) Aldo Ferrucci.
Ci sono voluti più di dieci anni da quando ho iniziato a fare i corsi “tek” perché prendessi questa decisione, frenato da mille paure, da mille incertezze, da mille perplessità. Ma ormai non posso tirarmi più indietro.
Un anno fa mia moglie (l’abituale "buddy" delle mie immersioni), che sino ad allora aveva seguito passo passo il mio percorso subacqueo diventando "trimix diver" in CA come me, ha deciso di passare al CCR, e da allora le si è aperto un altro mondo. La sua "fuga in avanti" però ha reso più difficile immergersi assieme. Discutevamo molto... anche troppo.
Tempi d’immersione, profondità, scorta di gas, tipo di decompressione… tutto era diventato diverso tra noi due che ormai scendevamo in acqua assieme da una ventina d’anni con un buon feeling. Sono stato quasi costretto ad intraprendere anch’io il percorso per immergermi in CCR.

E poi il suo entusiasmo mi ha contagiato.

L’essere entrato in contatto con la comunità dei "rebreatheristi", prima nel lungo viaggio fino alla Laguna di Truk in Micronesia e dopo - appena quindici giorni fa - in Francia a Cavalaire sur Mer, mi ha definitivamente "aperto gli occhi". Le parole d’incoraggiamento di Aldo poi hanno fatto il resto, e mi hanno convinto a prendere la decisione di provarci…
I dubbi, le paure e le incertezze rimangono, ma adesso sono davvero impaziente di incominciare questo mio nuovo percorso.

La macchina che ho scelto: l'eCCR rEvo

Si è soliti dire che "non si finisce mai di imparare" e che le sfide (specie quelle con se stessi) non finiscono mai…  In effetti è’ proprio così.

Ogni volta che penso di aver raggiunto un traguardo e mi dico: "basta corsi, basta brevetti!" per un motivo o per l’altro ricomincio tutto da capo.
E’ successo così nel 2007, quando da divemaster conseguii il "Decompression", il mio primo brevetto tecnico, e decisi di fare l’esperienza della guida subacquea in un diving per un paio di stagioni.
Tutto normale… se non fosse che allora avevo già quasi 55 anni! (LINK1)
Poi è successo di nuovo nel 2011, quando assieme a mia moglie abbiamo conseguito il brevetto Trimix. (LINK2)
Ed è successo anche nel 2017, quando divenni Istruttore subacqueo ricreativo… a quasi 65 anni! (LINK3)

Il CCR rEvo con il filtro a doppio canister aperto

Dopo di allora mi ero detto: "adesso basta davvero con corsi e brevetti!" Mi sentivo appagato. Ormai dovevo solo pensare solo ad immergermi, finchè le forze me l'avessero consentito.
E invece eccomi di nuovo qui… pronto ad iniziare un altro corso. Sarà davvero l’ultimo? Chi può dirlo?
Sono di nuovo in partenza, e tra pochi giorni comincia questa mia nuova avventura, e sono davvero felice che il corso rebreather si tenga a Castellammare presso il Bikini Diving. Da una decina d’anni questo diving è diventata la mia casa al mare e ci trascorro parecchio tempo. Qui sono nate vere amicizie sincere. Pasquale Manzi, il titolare, è diventato un amico fraterno. Una persona buona e generosa che sotto quella scorza di "rude marinaio" nasconde un grande cuore e ha una passione e un amore per il mare simile alla mia. Non potevamo non entrare in sintonia.

E poi al Bikini ci sono Giulia, Annalisa e tutti i ragazzi dello staff. Persone che mi sono diventate molto care e che rivedo sempre con immenso piacere.

Bikini Diving è davvero un grande punto d’incontro. Mi piace quando mi ritrovo lì con amici che magari non vedo spesso, tutti accomunati dalla voglia di fare un tuffo insieme sul meraviglioso Banco di Santa Croce. Un sito d'immersione davvero incantato, che nonostante i 150 tuffi che vi ho fatto, riesce ancora a sorprendermi ogni volta con i suoi colori e la vita che lo circonda.
Mi piacciono gli abbracci sinceri che esprimono la gioia di rivedersi. Mi piace quando ricomincio a parlare con i miei amici ed è come se riprendessimo un discorso appena interrotto. Mi piace vedere un diving efficiente e bene organizzato, condividere con un gruppo una bella immersione e vedere tutti uscire dall’acqua con un sorriso. Mi piace cenare insieme nel “nostro ristorante” scherzando e parlando di tutto, non solo di subacquea. E’ questa la subacquea che mi piace!

La mia buddy Angela con la sua adorata "macchina infernale". Nascerà un amore anche per me?

Ma adesso debbo concentrarmi sul mio prossimo corso.

Ho già studiato in buona parte la teoria e ho già preso confidenza con quella che io chiamo la "macchina infernale" (il fatto che in casa ci sia già quella di mia moglie mi ha molto agevolato), ho imparato a smontarla e a rimontarla.

Ormai la conosco bene… da spenta.

 

So che Aldo Ferrucci, oltre che un caro amico, è un ottimo Maestro, pronto a trasferirmi le sue conoscenze e a riprendermi e correggermi, come è giusto che sia.
Sono sicuro che grazie a lui imparerò questo nuovo modo di immergermi e sono impaziente di incominciare, felice di avere a disposizione prima dell'inizio del corso tutto un weekend di acclimatamento per fare qualche bel tuffo in circuito aperto e stare con gli amici…. prima di chiudermi in aula.
Per qualche giorno farò ancora bolle e rumore… poi in punta di pinne finalmente entrerò anch’io nel "mondo del silenzio".

 

 A sinistra Aldo, il mio Maestro.  A destra incontro molto ravvicinato e "silenzioso" di Angela con una tartaruga.
   

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