Isola di pianosa

 

25 luglio 2014

 

Partiti con il gommone del "Diving Service Center" da Seccheto, sull'isola d'Elba,  dopo una breve navigazione siamo arrivati all'isola di Pianosa, dove ci siamo immersi all'interno del Parco Marino, ormeggiando prima alla boa n. 6 e poi alla n. 3.
Quello che abbiamo visto sott'acqua difficilmente si può descrivere... va assolutamente visto!

Quest'isola, rimasta interdetta alla navigazione e alle immersioni per decenni, riserva ai subacquei infinite sorprese per la quantità e qualità di pesce che vi si può incontrare. Inoltre qui il pesce, non essendo ancora abituato alla presenza dei subacquei, si lascia facilmente avvicinare e permette di fare bellissime fotografie. Io mi sono limitato ad ammirarlo in silenzio: cernie, dentici, ricciole, aquile di mare, pesci luna, barracuda.... questi sono i pesci più spettacolari che ho incontrato durante i miei due tuffi nella zona a nord di Pianosa.

Due immersioni davvero indimenticabili!

 

 

 

Mappa dell'isola con indicate le boe fisse sui punti d'immersione nel Parco

Pianosa è una piccola Isola a sud-ovest di Marina di Campo, famosa per essere stata sede di un famoso carcere (era chiamata l’Isola del Diavolo), chiuso quasi definitivamente nell'agosto del 1998, non essendo rimaste sull'isola che poche forze dell'ordine con compiti di vigilanza e di guardia alle strutture.

Essendo stata chiusa al pubblico per quasi 150 anni l'isola ha conservato un paesaggio e soprattutto un mare incontaminato.

Dal 1996/1997 l'isola e il mare per un miglio marino dalla costa di Pianosa, sono compresi nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (PNAT).

Durante l’estate vengono organizzate delle gite giornaliere con escursioni guidate sull’isola, dove accompagnati da una guida del Parco, si può visitare il paesino, i reperti archeologi della villa Romana, del Porto Romano, della villa di Agrippa di epoca romana, le grotte abitate in epoca preistorica, l’antica sorgente e le bellissime spiagge dall’acqua cristallina.

Pianosa è la quinta per estensione delle sette isole dell’Arcipelago Toscano, e deve il suo nome (“Planasia” per gli antichi romani) al fatto di essere quasi tutta piana con leggere ondulazioni; la sua maggiore elevazione dal mare, infatti, è di appena 29 metri e quella media è di 15-20 metri.

L’accesso all’isola è consentito solo con un permesso rilasciato dalla Direzione del Parco, e  nel raggio di un miglio attorno ad essa sono vietate la navigazione, l'ancoraggio e la pesca. 
Le visite a terra sono contingentate (al max 250 persone al giorno), mentre le immersioni subacquee sono possibili prenotando le singole boe per 2 ore e immergendosi con l'accompagnamento di una guida ambientale del Parco.

Molto affascinanti e indimenticabili sono i suoi colori primaverili e i suoi fondali incontaminati. Lo spettacolo sotto il livello del mare è davvero unico; infatti le immersioni a Pianosa sono tra le più belle che si possano fare nel Mediterraneo, essendo ricche di fauna e caratterizzate dell'incredibile limpidezza di queste acque.

Il 17 luglio 2013 è stato inaugurato il campo boe di Pianosa e il PNAT ha aperto ai diving la fruizione subacquea contingentata per la scoperta dei fondali più belli dell'area protetta dell'isola.

I siti d’immersione sono disposti tutti lungo il versante nord dell'isola e i punti d'immersione all'interno della zona di tutela biologica sono contrassegnati da boe di ormeggio (precisamente SP2, SP3, SP6, SP7). Qui le immersioni sono consentite solo in alcuni giorni della settimana, previa prenotazione alla Direzione del Parco e secondo una fascia oraria mattutina o pomeridiana dalle 9 alle 13 o dalle 13 alle 17. I diving elbani generalmente fanno due immersioni consecutive a Pianosa, ormeggiandosi su due differenti boe.

Le immersioni sono adatte a tutti i subacquei, ma la normativa del PNAT richiede il possesso almeno del brevetto Advanced o di un brevetto di II° Livello.

Altre immersioni sono possibili liberamente sulle secche che si trovano a nord dell'isola, poco al di fuori della zona di tutela, per le quali non è necessario il rispetto del regolamento del PNAT.

Alcuni degli incontri possibili nelle acque di Pianosa. Sopra: cernia, pesce luna, ricciola. Sotto: dentice, aquila di mare, barracuda.
        

 

 

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