40. "Il MONDO DEL SILENZIO"

Un progetto innovativo per avvicinare i ragazzi al mondo della subacquea

Ancona, Marzo 2013

Non ho mai voluto fare l’istruttore subacqueo degli adulti. Per questo motivo, anzichè insegnare agli altri ad immergersi, ho preferito arricchire sempre di più le mie personali conoscenze subacquee  frequentando i corsi necessari a fare immersioni tecniche con le miscele ternarie. In effetti insegnare non mi è mai interessato molto, però mi è sempre piaciuto stare in acqua con i bambini e con i ragazzi.

Ricordo che anche quando per un paio di stagioni ho fatto la guida subacquea in un diving center dell'Argentario i ragazzi erano i miei “clienti” preferiti. I ragazzi ti ascoltano con maggiore interesse rispetto agli adulti, hanno davvero voglia di imparare, difficilmente hanno paure o condizionamenti che li frenano, imparano facilmente e poi, soprattutto, dimostrano con gli occhi la gioia che provano nell'affrontare questa nuova esperienza.

La gioia che vedevo negli occhi dei ragazzi che accompagnavo sott’acqua e le emozioni che mi raccontavano di aver vissuto una volta riemersi, mentre li aiutavo a compilare il loro log book, mi hanno sempre dato molta soddisfazione.

Ancora più belle sono state le volte in cui ho accompagnato qualche ragazzino a "respirare sott’acqua" per la prima volta, durante il cosiddetto "battesimo del mare". Ricordo bene quando scese in acqua per la prima volta mia figlia Chiara allora dodicenne, e ogni volta che accompagno in acqua un ragazzo quell’emozione per me si ripete.

E’ per questo motivo che quando il mio Circolo subacqueo - lo "Smile Diving" di Porto Recanati  - ha lanciato il progetto denominato "IL MONDO DEL SILENZIO" ho deciso immediatamente di partecipare, felice di poter dare il mio piccolo contributo per portare in acqua i ragazzi e sicuro che ne avrei ricavato la gioia e l’emozione di quegli sguardi felici e stupiti che ti ripagano ampiamente della fatica.


Il nome di questo progetto evoca l’omonimo film documentario di Jacques Cousteau vincitore della Palma d’Oro come miglior film al Festival di Cannes del ’56; un film che i "malati d'immersioni" come me hanno visto decine di volte e che per molti subacquei è stata la molla che li ha spinti a varcare la soglia del fantastico mondo sottomarino, dove domina il silenzio. Il nome da una chiara indicazione sull’obiettivo del progetto stesso: permettere ai ragazzi di affacciarsi nel fantastico mondo marino sommerso, dove l’unico rumore è quello delle bolle che escono dall’erogatore e il profondo silenzio da la possibilità di auto ascoltarsi.

Il mitico pulmino giallo... un pò il simbolo del giovane e dinamico SMILE DIVING di Porto Recanati.

Nato la scorsa estate da un’idea di Carla Tisi, dinamica professoressa di educazione fisica presso il Liceo "Giacomo Leopardi" di Recanati e appassionata subacquea, e dall’entusiasmo di Giacomo Mazziero, il vulcanico presidente dello Smile Diving, questo innovativo progetto aveva sicuramente un obiettivo molto ambizioso: fare avvicinare al meraviglioso mondo sottomarino un centinaio di giovani studenti liceali. Una cosa facile a dirsi, ma alquanto complicata da realizzare. a un’idea di Carla Tisi, dinamica professoressa di educazione fisica presso il Liceo "Giacomo Leopardi" di Recanati e appassionata subacquea, e dall’entusiasmo di Giacomo Mazziero, il vulcanico presidente dello Smile Diving, questo innovativo progetto aveva sicuramente un obiettivo molto ambizioso: fare avvicinare al meraviglioso mondo sottomarino un centinaio di giovani studenti liceali. Una cosa facile a dirsi, ma alquanto complicata da realizzare.

L’entusiasmo e la volontà dei promotori dell’iniziativa sono però riusciti, grazie anche alla volontà di chi ci ha creduto, a superare ogni ostacolo e a realizzare questo ambizioso progetto unico nel suo genere, che ha visto il coinvolgimento di molti ragazzi e, ovviamente, dei loro genitori. Perciò, quando nell’ottobre del 2012 durante una settimana di immersioni trascorsa assieme allo "Smile Diving" in Mar Rosso Carla mi parlò del progetto, dissi subito a lei e a Giacomo che avrei voluto assolutamente partecipare.

 

Con il supporto tecnico dell’agenzia didattica SNSI (Scuba Nitrox Safety International) della quale fa parte lo "Smile Diving" e con il contributo indispensabile di alcuni sponsor, ha così preso il via un progetto articolato in più fasi che accompagnerà i ragazzi che vi hanno aderito quasi fino alla fine dell’anno scolastico.

Dapprima si sono tenuti presso la scuola degli incontri introduttivi durante i quali, oltre ad essere stati illustrati i fondamentali della fisica e della fisiologia necessari per praticare l’immersione subacquea con autorespiratore, si è parlato della sicurezza in mare, della biologia marina, della salvaguardia dei fondali marini e delle tecniche basilari per praticare la subacquea. Questo è stato possibile grazie alla partecipazione convinta di alcuni professori del Liceo "Leopardi", della Capitaneria di Porto di Ancona, del Centro Educazione Ambientale di Recanati e degli istruttori subacquei dello "Smile Diving".

 

A destra lo staff tecnico dello SMILE DIVING, con gli istruttori e gli assistenti che hanno collaborato per la parte pratica del progetto.

A sinistra vari momenti della prima esperienza dei ragazzi in piscina: il briefing iniziale e gli istruttori in acqua con i loro allievi. Sopra un articolo relativo al progetto pubblicato su "Il Subacqueo" di marzo 2013.

 

In seguito, nel mese di marzo del 2013, si è entrati nel vivo del progetto, con il battesimo dei nuovi aspiranti subacquei in piscina. Per sei domeniche consecutive, gruppi di una ventina di ragazzi (prevalentemente ragazze tra i 15 e i 17 anni) sono stati accompagnati in acqua da noi istruttori durante la loro prima immersione.

L'organizzazione delle giornate, con il coordinamento dell'infaticabile Giacomo, è stata perfetta. Dopo un breve briefing all’asciutto, sotto lo sguardo attento dei genitori che li hanno accompagnati in piscina, i ragazzi sono stati assistiti nella vestizione dallo staff dello "Smile Diving" e, una volta indossata l’attrezzatura necessaria, messa a disposizione dalla Free Shark di Bologna e dal Bonifazi Center Shop di Numana, sono stati accompagnati in acqua ciascuno da un istruttore.

Durante i circa 40 minuti d’immersione individuale, abbiamo fatto prendere dimestichezza ai ragazzi con l’attrezzatura subacquea, insegnandogli a nuotare (quasi) in assetto, a fare il fondamentale esercizio di "pivoting" e a svuotare la maschera allagata, l'esercizio forse più difficile, che molti ragazzi hanno eseguito con estrema semplicità e naturalezza, a riprova di ciò che ho sempre sostenuto: che i ragazzi sono meglio degli adulti.

E' stato un piacere vedere questi giovani allievi nuotare tranquilli su e giù per la vasca, attraversare i cerchi sospesi dalle boe che avevamo disposto lungo il percorso per renderlo più movimentato e sentirli dire, al momento di uscire "E già ora...?".

Come era prevedibile a molti ragazzi è venuta la voglia di proseguire. Infatti, al termine della prova pratica in piscina, una quindicina di ragazzi hanno deciso di iscriversi al corso Open Water Diver dell’SNSI, per conseguire il brevetto subacqueo di primo livello: la prima tappa per questi nuovi subacquei del futuro. Da questo gruppo di ragazzi motivati nasceranno sicuramente le nuove leve della subacquea, in una regione – le Marche – che pur affacciandosi direttamente sull’Adriatico con 180 km di costa, non ha davvero molti praticanti di questa magnifica disciplina.

Partecipare a questo bel progetto mi ha sicuramente arricchito, dandomi l’opportunità ogni domenica mattina, oltre a fare tre ore di attività fisica (che non fa mai male…), soprattutto di godermi gli sguardi felici e stupiti dei ragazzi che hanno provato per la prima volta l’emozione di respirare sott’acqua. Quegli sguardi mi hanno dato una grande carica e non mi hanno fanno vedere l’ora che arrivasse la domenica successiva. Adesso io spero soltanto che questa esperienza si possa ripetere con altre scuole...

Qui sotto la lettera pubblicata su Facebook nella quale la professoressa Carla Tisi (nella foto qui sopra a sinistra), che assieme a Giacomo Mazziero ha concepito il progetto “Il Mondo del Silenzio”, descrive perfettamente com’è nato e si è sviluppato il progetto stesso.

Clicca qui sopra per vedere il filmato di un'immersione in piscina

Sotto: a sinistra Marcello in attesa dell'allieva e a destra in veste di... operatore subacqueo.

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