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di Tecnica & Medicina

 

 

53. PARLIAMO DI "BEST MIX"...

 

di Marcello Polacchini (discussione tratta dal forum di Fondali.it)

 

Qual è la miscela respiratoria migliore da utilizzare durante un’immersione? E qual è la miscela decompressiva ottimale? Queste domande spesso assillano quei subacquei che, superata la soglia della cosiddetta immersione "ricreativa", si avventurano nel complicato mondo delle immersioni "tecniche”, nelle quali la scelta del miglio gas da respirare per ottimizzare i tempi di fondo e di decompressione è molto importante.

Vediamo cosa ne pensano alcuni subacquei che si sono confrontati in un’interessante discussione apparsa sul Forum di Fondali.it nell’Ottobre 2008. Poi... ciascun subacqueo trarrà le proprie conclusioni.

 

La domanda iniziale sulla quale si è aperta la discussione era la seguente: supponendo di pianificare un’immersione di 40-45 minuti a 30 m di profondità, con una temperatura dell’acqua di 7 °C, quale gas scegliereste tra l’EAN32 e il TMX 30/30? E quale gas deco? Nel caso di scelta del trimix, eventualmente riterreste utile impiegare un TMX 21/35 per abbassare ulteriormente la PpO2 sul fondo?

 

Risposta 1

Io scarterei miscele a base di Elio per il semplice fatto che l'acqua è a 7 °C e quindi c’è una maggiore dispersione di calore, inoltre respirando Elio per 45 minuti con le attrezzature che usiamo normalmente rischierei un’ipotermia.

Quando si pianifica un’immersione e si decide di usare una miscela di gas si fa in modo di avere sul fondo una certa PpO2 (ad es. 1,4 o 1,6 bar) per evitare il rischio di tossicità dell’O2 per il sistema nervoso centrale. Se però l’immersione avviene in presenza di fattori avversi (come ad esempio acqua molto fredda, forte corrente, scarsa visibilità, stanchezza del sub, ecc.) è preferibile ridurre la PpO2 alla quale pianificare l’immersione, ad esempio togliendo 0,05 bar per ognuno dei fattori negativi. Perciò, nell’ipotesi prospettata, dato che il freddo è una variabile negativa, io userei come gas di fondo un EAN28 o un EAN30 per avere una PpO2 di 1,12 - 1,2 bar; invece come deco mix userei l’EAN50 facendo lo switch del gas a 14 m di profondità anziché a 18 m.

 

MOD = (10 x PO2/FO2) – 10 cioè (10 x 1,2/0,50) – 10 = 14 m,  anziché (10 x 1,4/0,50) – 10 = 18 m


Risposta 2

Da non brevettato GUE io avrei detto che va bene l’Aria, oppure un EAN32 sul fondo e un EAN50 per la decompressione. Così facendo, con 40 minuti di tempo di fondo e un run time di 50 minuti dovrei avere un CNS del 21%. Impiegare un TMX già a -30 m francamente mi sembra un po’ eccessivo, comunque credo che a -30 m quell’immersione sia fattibilissima anche in Aria.

Se però dovessi stare a -40 m per 40 minuti di fondo con 7 °C di temperatura (a parte la maggiore scorta di gas necessaria) penso che per avere maggiore lucidità e prontezza di riflessi sarebbe meglio usare un TMX.


Risposta 3

Supponendo di pianificare un’immersione di 40 minuti a -30 m con l’acqua a 7 °C io utilizzerei un EAN32 . In questo modo a -30 m di profondità avrei un EAD di circa -24 m.

Calcolo dell’EAD: [(% azoto x Ptot/0,79) -1 ] x 10 = Profondità Equivalente in Aria

               (0,68 x 4)

cioè    [ ---------------  -1] x 10 =  (3,44 -1 ) x 10 = 24,44 m

                 0,79

In questo caso, utilizzando Aria, potrei fare 40 minuti di fondo, restando in curva e impiegherei solo un D15, avendo una scorta di gas a sufficienza anche per eventuali necessità del mio buddy.

 

La risalita sarà controllata e farei conto di uscire al 50° minuto, più che altro considerando la bassa temperatura (problema che avrò risolto indossando un sottomuta da 400 gr sotto la muta stagna in trilaminato). Potrei anche avere freddo alle mani, ma potrei utilizzare un buon paio di guanti stagni, montando sulla muta stagna la ghiera filettata al posto del polsino in lattice. Dovendo stare per 40 minuti a 7 °C ovviamente indosserei anche un cappuccio di adeguato spessore (7 mm).


Domanda.

Ma, anche se utilizzo le giuste protezioni termiche (quindi sottomuta da 400 gr, maglia in policapilene, gas argon per la stagna, guanti stagni e cappuccio adeguato) non sarebbe meglio un TMX 30/30 ? Almeno ridurrei un po' la narcosi, che senza dubbio con il freddo aumenta.


Risposta.

Non tutti i sub hanno il sottomuta in policapilene, non tutti hanno i guanti stagni e, soprattutto, non tutti hanno la bombolina di argon per gonfiare la stagna. Comunque, io non mi fossilizzerei con il TMX, infatti una buona mix di EAN evita tutta questa serie di attenzioni sull'abbigliamento; anche perchè è vero che il freddo agevola l'insorgere della narcosi, ma è anche vero che con un EAN32 siamo solo intorno a 2,7 circa di PpN2 (esattamente 0,68 x 4 = 2,72) e sappiamo che il problema narcotico di una mix è direttamente proporzionale alla PpN2 e al tempo di esposizione all’inerte. Per quanto riguarda l'assorbimento dell’inerte nei tessuti, sappiamo bene che la narcosi è dovuta all'assorbimento dell'N2 nei lipidi del cervello. Ora, nei manuali Trimix si afferma che si deve avere nella miscela respiratoria un tenore di azoto tale che la PpN2 sia pari ad un dato valore piuttosto che ad un altro (PpN2 = 3.35) e questo proprio per controllare il problema della narcosi d’azoto. Ovviamente i limiti di MOD del Nitrox normalmente non creano al subacqueo problemi di narcosi d’azoto; ad ogni modo, impiegando l’EANx, dato che nella miscela respiratoria c’è una maggiore percentuale di O2 ed una minore percentuale di N2, a parità di profondità il carico narcotico è inferiore a quello dell’Aria, dato che le pressioni parziali dei vari gas sono diverse.

Nelle condizioni prospettate nella domanda iniziale, pur tenendo in considerazione la bassa temperatura dell'acqua, l'Elio lo utilizzerei solo per fare un'immersione piu' profonda: un EAN32 dovrebbe essere la miscela ideale. 


Risposta 4

Personalmente non considero la narcosi un fattore discriminante nella scelta se usare o meno il Nitrox: secondo alcuni infatti, l'Ossigeno ha effetti narcotici in teoria comparabili o addirittura superiori a quelli dell'Azoto (oltre a quelli tossici per il SNC) e quindi sostituire l'Azoto con l’Ossigeno nella mix respiratoria, da questo punto di vista, non servirebbe a molto.

Secondo la teoria di Mayer-Overton vi sarebbe un legame tra la liposolubilità (in questo caso dell’Ossigeno) e il potenziale anestetico; ma questa teoria non si riferisce alla "narcosi" come noi l’intendiamo nel senso classico. L'Ossigeno e' considerato "narcotico" perché ha un alto grado di solubilità nei lipidi nel sistema nervoso centrale, ma questo non ha nulla a che vedere con la classica "narcosi d’azoto".

A rigore, nel calcolo dell'END si dovrebbe sommare anche l'Ossigeno, ma questo e' trascurabile rispetto all'Azoto; inoltre, la pianificazione deve essere il frutto di un’attenta valutazione dei vari fattori e di una decisione ragionata. Comunque la solubilità nei lipidi è soltanto uno dei parametri preso a riferimento, ma non è del tutto affidabile, tanto è vero che potenti anestetici sono meno solubili nei lipidi rispetto all'Azoto. Tuttavia, la solubilità è un indicatore significativo, infatti, nel dubbio, anche i software decompressivi lasciano al subacqueo l'opzione se considerare o no narcotico l'Ossigeno.

 

Purtroppo il potere narcotico di un gas è per certi versi ancora un mistero, ovverosia non è solo dovuto alla sua solubilità nei tessuti. Emblematico è l'esempio dell'Argon, che ha una solubilità praticamente paragonabile con quella dell'Elio, ma ha un potere narcotico molto più elevato.

Quanto all'Ossigeno il discorso è ancora più complesso, perchè non lo si può certo considerare inerte e la sua concentrazione nei tessuti varia continuamente a causa del consumo metabolico del subacqueo. Non esistono, che io sappia, studi epidemiologici sulla riduzione della lucidità mentale - come invece esistono per l'Aria - fatti su miscele Nitrox in zone precedenti alla soglia di tossicità dell’Ossigeno, quindi non sono in grado né di confutare né di riaffermare quanto detto. Va però notato che qualcuno ha avuto sintomi di narcosi anche a profondità considerate "modeste" e di casi del genere ce ne sono stati diversi; quindi, nel dubbio, a favore di sicurezza e per semplificare le cose, considero narcotico anche l’Ossigeno.

 

In ogni caso nell’immersione prospettata io escluderei l'Aria, per avere dei vantaggi sul carico di inerte, specialmente in un ambiente "faticoso" come l’acqua a 7 °C di temperatura.

Se invece volessi ridurre anche la narcosi - ad esempio per immersioni impegnative o carichi di lavoro pesanti - servirebbe l'Elio e quindi sarebbe meglio il TMX (sarebbe sufficiente il 30/30). Se però non ritengo il carico narcotico un fattore importante (e a -30 m non dovrebbe certo esserlo!) allora andrebbe benissimo anche l’EAN32.

L'aspetto termico a mio avviso non è un problema rilevante, ovviamente se si ha l'attrezzatura necessaria (anche se va tenuta in considerazione la dissipazione di calore dovuta alla respirazione che, a parità di attrezzatura, con il freddo è maggiore).


Risposta 5

Il vantaggio di usare una miscela arricchita come il Nitrox non è quello di aggiungere Ossigeno, ma quello di ridurre la percentuale di Azoto presente nella mix respiratoria, che è il fattore che limita le immersioni, infatti tutti sappiamo bene che il BT o gli obblighi decompressivi sono collegati all’accumulo di gas inerte nei tessuti. Sappiamo anche che il Nitrox riduce la percentuale di gas inerte nella miscela che respira il subacqueo, il che ha un positivo impatto sul tempo di fondo ed eventualmente anche sul tempo di decompressione.

Il vantaggio di una miscela arricchita è quello di ridurre il rischio di malattie decompressive (ovviamente non lo elimina del tutto!). Ora, in nessun manuale si dice che l’EANx  riduce i rischi da DCS, o che il rischio della narcosi diminuisce o sparisce con l’utilizzo di miscele arricchite.

 

Nei manuali si afferma semplicemente che il Nitrox riduce il livello di "narcosi"; ma, a dire il vero, l’EANx riduce la percentuale di Azoto nella mix respiratoria, facendo apparire i sub meno suscettibili al problema narcosi. Bisogna ricordare però, che molti gas hanno proprietà narcotiche e che le proprietà narcotiche dell’Ossigeno e dell’Azoto sono simili. In ogni caso i benefici del Nitrox sono tuttora basati su delle teorie e delle ricerche empiriche.

 

L’Aria sappiamo bene che non è la mix respiratoria ideale, infatti crea molti problemi al subacqueo: dalla narcosi, all’aumento dei tempi di decompressione, all’eliminazione del gas inerte. Anche per questo motivo per la didattica GUE il Nitrox e a volte anche il TMX vengono impiegati in immersioni nel range 10-30 m. Se poi si scende a profondità maggiori di -30 m l’aggiunta di Elio nella mix è considerata ottimale dalla GUE.

Se l’immersione è "impegnativa" perché l’acqua è a 7 °C e il sub ci deve rimanere per 40-45 minuti e magari deve anche lavorare sottacqua, allora, pur essendo la profondità solo 30 m occorre valutare bene la situazione e vanno tenute presenti anche le condizioni fisiche delk subacqueo. In questo caso, probabilmente, una miscela arricchita di Elio, come un TMX 30/30 o eventualmente un TMX 21/35, sarebbe la best mix da utilizzare.


Risposta 6

Per me la best mix è un TMX 30/30, che è molto di più di un ottimo gas da fondo e non necessita di nessuna deco mix. Infatti l’Elio è un gas inerte molto più leggero dell’Azoto e quindi, satura prima i tessuti, ma viene anche rilasciato dall’organismo molto più velocemente.

Sappiamo che il problema della mix respiratoria sta principalmente nell’Azoto che essa contiene, ma la mix 30/30 è formata da 30% O2 + 30% He + 40% N2. Ora, se usando l'EAN32 siamo in curva di sicurezza con una presenza del 68% di N2, usando una mix con il 40% di N2 è vero che abbiamo il 2% di O2 in meno, ma abbiamo anche il 28% di N2 in meno da smaltire! Quindi nell’immersione in questione non c’è nessun rischio, perché siamo abbondantemente in curva di sicurezza usando un TMX 30/30 che, oltretutto, non necessita di impiegare alcun altro gas per fare la decompressione.


 

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