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di Tecnica & Medicina

 

 

56. La storia di Duilio Marcante - La nascita della F.I.P.S.A.S.

di Luigi Scotti (FOTOSUB CLUB – Scuola di immersione Roma) - Testo riveduto e corretto da Marcello Polacchini

Un po’ di storia della subacquea non fa mai male: sapere da dove siamo partiti  ci fa capire gli enormi progressi fatti in questo campo in poco più di mezzo secolo. Possiamo affermare che la didattica subacquea italiana ha il suo padre fondatore in Duilio Marcante, intorno alla fine degli anni ’40. Ma chi è stato Duilio Marcante? Marcante in Italia - e possiamo dire in tutta Europa - è sinonimo di didattica subacquea. Prima di tutto per ragioni storiche, ma soprattutto per ragioni di carattere, diciamo cosi, “sentimentale”, Duilio è stato il grande papà della subacquea italiana, a lui, insieme con Luigi Ferraro, si deve la nascita e lo sviluppo di un “metodo” che, inizialmente (nel 1948, all’Isola d’Elba ), aveva lo scopo di incrementare il nascente “turismo subacqueo” rivolgendosi a clienti e non certo ad allievi e, successivamente, si è sviluppato nel programma didattico adottato sin dal 1957 nei corsi federali d’immersione della Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee (F.I.P.S.A.S.).

La vita di Duilio Marcante, nato a Genova il 15 ottobre 1914, viene scandita dai ritmi acquatici sin da quando, appena dodicenne, veniva chiamato dai “bombaroli” in difficoltà per recuperare il pesce morto sul fondo. Diventa  così “bagnino” d’estate e pescatore nelle altre stagioni sulle paranze genovesi. La caccia subacquea era allora appannaggio dei soli benestanti che potevano permettersi di spendere cifre enormi per un fucile e per l’occhiale “monogoggle” di importazione francese (occhiali brevettati prendendo spunto da modelli giapponesi arrivati a Parigi alla fine degli anni ‘20). Ma nonostante tutto, Marcante riuscì a venire in possesso di un fucile (prestatogli da un dipendente della ditta importatrice italiana) in cambio del miglior pescato.

In quegli anni, prima dell’inizio del Secondo Conflitto Mondiale, Duilio Marcante si dedica allo sviluppo delle prime strumentazioni per la subacquea e sperimenta questi primi rudimentali attrezzi per la pesca assieme ad Egidio Cressi (che poi fondò l’azienda “Cressi-sub”), a Luigi Ferraro (medaglia d’oro al valor militare per le imprese compiute con i mezzi d’assalto subacquei della Marina) ed altri pionieri di belle speranze come Dario Gonzatti (creatore del prototipo sportivo dell’autorespiratore ad ossigeno), Ludovico Mares (fondatore dell’azienda “Mares”), Paolo Ruggiero e altri ancora.

L’inizio dei dissapori tra la Francia e l’Italia, che sfoceranno nella Seconda Guerra Mondiale, crea difficoltà reciproche negli scambi commerciali e gioca a favore dello sviluppo, inizialmente dopolavoristico ed artigianale, dell’attività di Egidio Cressi che, impiegato in banca e precursore dell’attività sportiva subacquea, diventa pure iniziatore dell’industria per la costruzione di apparecchiature per la nuova attività marina. Da un casuale incontro stradale tra un vigile urbano (DuilioMarcante) ed un signore in bicicletta (Egidio Cressi), si ristabilisce la vecchia amicizia nata andando a pesca ed inizia una collaborazione che durerà vari anni, coinvolgendo Marcante in un doppio lavoro. Così, finito ciascuno il proprio lavoro ufficiale i due si incontravano: Cressi alla mola e alla soluzione di para che serviva per la costruzione delle maschere, Marcante alla macchinetta per la fabbricazione delle molle per i futuri fucili (il “Siluro” con una molla, il “Saetta” con tre molle e il “Torpedine” con due). Si trattava di un lavoro già massacrante di per sè, figuriamoci quando veniva sommato ai turni di vigile urbano e alle battute di pesca che servivano per arrotondare il magro salario di quegli anni di scarso nutrimento concesso dalle carte annonarie!

Nonostante i venti di guerra, il numero di “subacquei” attirati dalla caccia era in continuo aumento e le richieste di attrezzature si infittiscono al punto che Cressi, per questioni di spazio, trasferisce l’attività in uno scantinato di sua proprietà. L’attività nello scantinato diventa frenetica: lavoro durissimo nella stagione invernale e punto di ritrovo, incontro e informazione nella buona stagione. Si costruiva molto ma si migliorava poco, l’attività era ancora pionieristica. Nel 1943, in pieno periodo bellico, viene proposto a Cressi, dall’istituto di credito in cui lavorava, un trasferimento in una filiale dell’entroterra che lo porterebbe definitivamente lontano dal mare. Egidio Cressi rifiuta, si dimette dalla banca e struttura insieme al fratello la “Cressi-sub”. Nasce cosi una delle più grandi aziende di attrezzatura subacquea italiane. Con la fine del conflitto mondiale Duilio Marcante continua a lavorare con Cressi trasferitosi in nuovi locali  e lì  si rovina i polmoni con la limatura di vetro molando i cristalli delle maschere a secco.

Dalla ingegnosità di uomini come Dario Gonzatti, amico di Marcante e di Cressi, nascono i primi prototipi di A.R.O. (autorespiratore ad ossigeno) di tipo sportivo, partendo dagli autorespiratori usati dagli uomini dei mezzi d’assalto della Regia Marina Militare. Con la possibilità di adoperare l’A.R.O. si aprono a Duilio Marcante nuove possibilità per arrotondare il suo sempre magro salario di vigile urbano. Nel dopolavoro si propone per pulire carene, recuperare imbarcazioni e, naturalmente, per pescare, potendo sfruttare tempi enormemente più espansi rispetto alle battute di pesca in apnea. Proprio uscendo da una battuta di caccia incontra Luigi Ferraro (sommozzatore dei mezzi di assalto e decorato con medaglia d’oro a l valor militare per meriti bellici), intento a raccogliere cozze a scopi gastronomici. Nasce così un’amicizia inossidabile destinata a durare nel tempo. Marcante introduce Ferraro nel gruppo di subacquei che gira intorno a Cressi. Forte della sua esperienza militare Ferraro è prodigo di consigli che, purtroppo, non sono presi nella giusta considerazione dalla boria dei componenti il gruppo Cressi: di tutte le raccomandazioni elargite gli sportivi sembrano seguire solo quelle che riguardano il montaggio e lo smontaggio dell’autorespiratore, per tutto il resto, ciascuno interpreta gli insegnamenti  di Ferraro a modo suo.

L’essere dei pionieri non è certo privo di rischi e così un giorno, durante una immersione, Dario Gonzatti perde la vita e, purtroppo, non è il primo e non sarà neanche l’ultimo dei pionieri della subacquea a morire in immersione.  Marcante, in preda al dolore, inizia a pensare ad una statua di Cristo in fondo al mare che dia speranza e sia di riferimento per tutti gli uomini di mare. Era il 1950, si dovranno aspettare ancora quattro anni prima che questa idea diventi realtà: il 22 agosto 1954 la statua del Cristo degli abissi viene posata nella baia di fronte a San Fruttuoso, vicino a Camogli.

Con la scomparsa di Gonzatti si venne a creare un vuoto anche nella piccola azienda Cressi-sub, erano infatti affidate a lui svariate mansioni quali: le pubbliche relazioni, l’ideazione e il collaudo delle nuove attrezzature e il miglioramento di quelle già esistenti. Questo vuoto viene colmato per un breve periodo da Duilio Marcante e poi definitivamente da Luigi Ferraro, verso la fine del 1947. Da questo momento le sterili e lunghe discussioni sulle tecniche d’immersione e sugli incidenti prendono un indirizzo molto più realistico e si incomincia ad intravedere la necessità di una preparazione teorico-pratica prima di affrontare un ambiente governato da leggi inflessibili dalle quali dipende la sicurezza e la sopravvivenza del novello “uomo acquatico”. Ha così fine l’epoca poetica e romantica dei primi sprovveduti pionieri e inizia un nuovo periodo caratterizzato da un lato da un crescente sviluppo tecnologico e scientifico e dall’altro dalla nascita delle prime iniziative didattiche.

Il 15 maggio 1948 da un’idea di Marcante e sotto la spinta organizzativa di Ferraro nasce l'Unione Sportivi Subacquei, (U.S.S.), una delle prime associazioni italiane aventi lo scopo di promuovere la conoscenza e la diffusione delle attività subacquee. In breve tempo s’iscrivono da tutta Italia un gran numero di soci (quasi 700!) e il lavoro organizzativo diviene particolarmente oneroso.

Nel maggio del 1949, a seguito del lungo peregrinare di Ferraro da una federazione all’altra del C.O.N.I., lo sport subacqueo viene ufficialmente assorbito nell’ambito della Federazione Italiana Pesca Sportiva (F.I.P.S.), il cui presidente Aldo Cozza riconosce a Luigi Ferraro e all’allora segretario Carlo Manstretta ampia libertà organizzativa, con la possibilità di agire svincolati dalle procedure dei regolamenti e quindi di muoversi con una agilità insperata. Da  questo momento la F.I.P.S. promuoverà iniziative di carattere tecnico, scientifico o professionale presenziando manifestazioni subacquee di pesca, foto-cinematografia, archeologia, nonché spedizioni in mari di tutto il mondo; sarà, inoltre, presente agli albori di una didattica neonata e sconosciuta tra le discipline del C.O.N.I. volta alla formazione psico-fisica del subacqueo e alla sua salvaguardia, più che finalizzata al conseguimento di risultati tecnico-agonistici.

Nel 1954 l’U.S.S. (dopo aver svolto, tra gli altri, l’importante compito di fare da ponte tra gli sportivi ed il C.O.N.I. nella ricerca di una collocazione della subacquea tra gli sport riconosciuti a livello nazionale) cessa la sua funzione ed invita i soci a costituire Associazioni locali per continuare il lavoro sino ad allora portato avanti. Tra le tante Associazioni sorte in quegli anni, nel 1952 nasce il  Centro Subacqueo Mediterraneo di Nervi, fondato da cittadini svizzeri e sostenuto da enti pubblici italiani  quali l’Azienda Autonoma di Soggiorno di Nervi e l’Ente Provinciale per il Turismo. Duilio Marcante viene interpellato e accetta di assumere l’incarico di organizzatore, direttore e istruttore, mantenendo il suo salario di dipendente comunale alla condizione di poter agire in assoluta indipendenza.

Nel 1952 viene fondata a Roma la Confederazione Internazionale Pesca Sportiva (C.I.P.S.), articolata in vari comitati tra i quali quello subacqueo presieduto da Luigi Ferraro. Soltanto nel 1959 i subacquei formeranno la loro confederazione: la Confederazione Mondiale delle Attività Subacquee (C.M.A.S.) con il fine statutario di “favorire e sviluppare la conoscenza del mondo sommerso nonché la pratica dello sport e delle attività che vi si svolgono”.

L’attività didattica, come accennato all’inizio, nasce nel 1948 all’Isola d’Elba, dove Ferraro per conto della Cressi tiene alcuni corsi di “turismo subacqueo”. Questi corsi verranno ripetuti ad Ischia l’anno successivo, per poi proseguire itineranti su un natante con sedici posti letto alle Isole Tremiti, a Ponza e alle Isole Eolie. Nel 1952 viene organizzato un altro ciclo di corsi turistici in un albergo di Santa Margherita Ligure. In tutti questi corsi Marcante è presente inizialmente come istruttore e poi, in avvicendamento con Ferraro, alla guida degli stessi. La didattica in campo sportivo nasce così destinata a “clienti” e non ad allievi. Sempre nel 1952 Ferraro, avvalendosi delle proprie esperienze militari e di insegnante di educazione fisica, propone e organizza per il Ministero degli Interni il primo “corso sommozzatori” per i Vigili del Fuoco. Dal programma approntato per l’occasione da Ferraro, Marcante, anche lì presente come istruttore, svilupperà il “metodo” per la strutturazione psico-fisica dell’uomo acquatico, adottato presso il Centro Subacqueo Mediterraneo di Nervi.

Nel 1960, dopo otto anni di attività turistica del Centro, Duilio Marcante inaugura un corso pilota completando e perfezionando il metodo d’insegnamento messo a punto con Luigi Ferraro. Malgrado la situazione di Marcante fosse estremamente favorevole per avviare lo sviluppo di una scuola federale con una preparazione completa, preferisce aspettare che almeno buona parte delle organizzazioni sportive italiane siano in grado di fare altrettanto. A questo scopo continua ad elargire consigli e suggerimenti relativi alla stesura di programmi didattici, nonché a formare uomini presso il suo Centro, frequentato sin dall’inizio da Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri, militari del Genio, eccetera.

Solo dopo circa vent’anni, alla metà degli anni ’70, Marcante inizierà a rilasciare brevetti federali d’immersione nel suo Centro, avendo ormai uniformato un programma nazionale per tutte le sezioni provinciali della F.I.P.S.

L’8 novembre1985 Duilio Marcante muore a Genova, la sua città natale, all’età di 71 anni.

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